Come si ottiene il CPI?
Per ottenere il CPI è necessario seguire un percorso ben strutturato. Si parte dalla progettazione antincendio, curata da un professionista iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno, che deve analizzare i rischi, individuare le misure di protezione attiva e passiva, e predisporre un progetto coerente.
Una volta pronto il progetto, si presenta la SCIA Antincendio al SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), allegando tutta la documentazione richiesta. In base alla categoria dell’attività, i Vigili del Fuoco possono:
- limitarsi a un controllo documentale (categoria A),
- effettuare una valutazione preventiva del progetto (categoria B),
- oppure eseguire un sopralluogo obbligatorio prima del rilascio del certificato (categoria C).
Solo in seguito a esito favorevole delle verifiche, viene rilasciato il CPI, che oggi ha una validità di cinque anni. Alla scadenza, se l’attività è rimasta invariata, il rinnovo può avvenire tramite una semplice dichiarazione, senza ulteriori verifiche.
Uno strumento per la sicurezza, non un ostacolo burocratico
Il CPI non dovrebbe essere vissuto come un obbligo fastidioso, ma come una garanzia di affidabilità tecnica. In molti casi, rappresenta anche un valore aggiunto per l’attività, perché rassicura clienti, investitori, assicurazioni e autorità sul fatto che l’azienda lavora nel rispetto delle regole e della sicurezza.
Dal punto di vista del progettista, la normativa attuale – pur chiedendo maggiore consapevolezza – offre la possibilità di operare con maggiore libertà, responsabilità e ingegno tecnico. Ma richiede anche aggiornamento continuo e una padronanza solida della materia.
Costi e strumenti a supporto
I costi per ottenere il CPI dipendono dalla categoria di rischio e includono:
- Parcella del tecnico antincendio.
- Diritti di istruttoria e sopralluogo dovuti ai Vigili del Fuoco.
- Eventuali spese per l’adeguamento dell’attività alle norme.
In sintesi
Oggi il CPI è molto più di un adempimento: è il risultato di un approccio integrato alla sicurezza, in cui progettisti, titolari d’impresa e autorità collaborano per ridurre i rischi e valorizzare le buone pratiche.
Chi lavora nel settore tecnico e impiantistico non può più permettersi di improvvisare: formazione, aggiornamento e competenze trasversali sono indispensabili per affrontare le sfide della prevenzione incendi in modo efficace, professionale e sostenibile.